Liscabianca

LISCABIANCA

Tappezzeria inventa ha contribuito alla fornitura della cuscineria nautica personalizzata per una imbarcazione storica “LiscaBianca”. Entrare a far parte di questo importante progetto rappresenta per noi un modo per far rivivere la “vecchia signora” simbolo indiscusso della nautica palermitana.

La storia

LiscaBianca è una organizzazione no-profit nata per favorire l’inclusione sociale e lavorativa di giovani svantaggiati, attraverso il restauro dell’omonima imbarcazione simbolo della cultura e della tradizione mediterranea. Oggi dopo più di 30 anni grazie all’impegno dei nostri sostenitori e partner, LiscaBianca torna a navigare verso nuovi orizzonti di inclusione sociale e lavorativa.
una vita gloriosa, una grande avventura, epica, romantica. l’ultimo ormeggio a las palmas nel 1989, il ritorno a palermo e l’abbandono. fino ad oggi.
Porticello, Aprile 1989. Lisca Bianca, un Carol Ketch in legno realizzato in un cantiere locale, è in partenza per il secondo giro del mondo. I coniugi Albeggiani, più che sessantenni e di ritorno da tre anni di navigazione in giro per il globo sono pronti a mollare nuovamente gli ormeggi. Certo, l’opera è stata ardua, difficile trovare finanziatori e aiuti: costruire una barca resistente, stabile, sicura, “da abitare”.Con passione e sapienza, difficoltà e sacrificio ma che rappresenta il sogno di una vita, libera perché semplice.

L’allora sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, presenzia la partenza insieme ad oltre mille cittadini e uno stuolo di imbarcazioni accompagna LiscaBianca fuori dal porto fin quando i due alberi di Lisca Bianca svaniscono all’orizzonte. L’Assessorato Regionale al Turismo, il Comune di Palermo e alcune imprese locali sup­portano ampiamente il progetto: Lisca Bianca sarà un ambasciatore dei prodotti e della cultura Siciliana nelle isole più lontane. Inoltre il diario di bordo scritto dai coniugi Albeggiani verrà pubblicato da Brotto Editore con il titolo Le Isole Lontane e diverrà un prezioso riferimento per molti navigatori oceanici. I due non completeranno mai il loro secondo giro del Mondo perché un malore si porterà via Sergio a Las Palmas. OGGI, ad oltre trent’anni dalla prima partenza, è ben nota l’avventura dell’audace coppia, una delle rarissime e romantiche imprese marinare siciliane, così radicale da lasciare una forte impronta nell’immaginario collettivo. LiscaBianca, invece, rientrata a Palermo ha subito un progressivo deterioramento a causa dell’abbandono per molti anni, rischiando la demolizione. Francesco Belvisi, yacht designer, ed Elio Cascio, sociologo e mediatore penale, decidono di unire la comune passione per la vela e le rispettive specifiche competenze per fondare l’associazione Lisca Bianca ed organizzare il recupero e la valorizzazione dell’imbarcazione e della sua storia. La famiglia Albeggiani sposa con passione il progetto e decide di cedere LiscaBianca all’omonima associazione con l’impegno, una volta ristrutturata, di finalizzarne le attività a scopi sociali e di promozione della cultura marinara (crociere didattiche, laboratori di educazione ambientale, vela-terapia, etc)


Scopo del restauro è, infatti, il re-utilizzo di LiscaBianca per l’integrazione e l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati – giovani in difficoltà e/o a rischio di devianza, accolti all’interno di comunità per minori, strutture di prima accoglienza, comunità per tossicodipendenti, centri aggregativi, disabili psichici e fisici – utilizzando quali “strumenti” educativi e terapeutici il mare e la navigazione. Navigare è infatti un modo per imparare a stare insieme, per riscoprire valori importanti e fondamentali come la collaborazione, l’aiuto reciproco, la solidarietà, il senso di responsabilità verso gli altri, l’amore per la natura.

Link articolo sito lisca bianca: https://www.liscabianca.com/cuscineria/